Originario di Santa Maria di Licodia, un piccolo paese ai piedi dell’Etna, Alessandro Ingiulla si appassiona alla cucina sin dalla più tenera età, grazie alla nonna Alfina alla quale è molto legato. A soli dodici anni, chiede ai suoi genitori di lavorare nel ristorante di amici di famiglia e s’iscrive all’istituto alberghiero, continua a lavorare nel locale nel tempo libero. A quattordici anni, durante le vacanze, fa la sua prima stagione al di fuori della Sicilia, lavorando nella cucina di un albergo che organizza matrimoni e banchetti. Dopo il diploma Ingiulla fa diverse esperienze in Italia e all’estero, alla fine del 2016 torna in Sicilia con la voglia di aprire un ristorante tutto suo. Nel gennaio del 2017, inaugura Sapio a Catania, assieme alla sua compagna Roberta Cozzetto. La stella Michelin arriva dopo due anni dall’apertura del ristorante, nel 2018, rendendo Alessandro Ingiulla, che all’epoca ha solo 26 anni, il più giovane chef stellato d’Italia. Arrivano anche riconoscimenti da parte di alcune tra le più prestigiose guide d’Italia, come Gambero Rosso e Identità Golose. Nel 2023, Alessandro Ingiulla e Roberta Cozzetto decidono di trasferire il loro ristorante in una nuova sede, più ampia e che rispetti maggiormente l’anima del loro progetto gastronomico. Dopo mesi di lavori, il nuovo Sapio apre in centro a Catania, nella famosa via di Sangiuliano.
Ristorante
Lo chef Alessandro Ingiulla è a capo del ristorante gastronomico Sapio, una stella Michelin dal 2018, situato nel centro storico di Catania. Aperto dal 2017, il ristorante ha cambiato “casa” nel 2023, in un punto strategico della città, una piazza situata sulla via di Sangiuliano, una delle più centrali e frequentate di Catania. Ideati dall’architetto Daniele Ingiulla, fratello dello chef, gli spazi di Sapio si snodano su vari livelli e sale, mettendo al centro dell’esperienza degli ospiti un’idea di movimento. Oltre al ristorante gastronomico, la struttura accoglie anche delle camere dove pernottare e una vasta cantina realizzata in pietra lavica, pronta ad accogliere le bottiglie sapientemente selezionate dalla sommelier Roberta Cozzetto, compagna di Ingiulla con la quale lo chef ha ideato e fatto evolvere il progetto di Sapio. Immersi nella raffinata sala del ristorante, dal design essenziale e dall’atmosfera calma, i commensali iniziano un viaggio alla scoperta della cucina contemporanea dello chef, che rivisita i sapori e le tradizioni della Sicilia aggiungendo un tocco personale ispirato dalle numerose esperienze fatte all’estero. I percorsi di degustazione proposti da Ingiulla portano a tavola la stessa idea di movimento che caratterizza gli ambienti del ristorante: i commensali passano da un piatto all’altro, dalla terra al mare, scoprendo l’essenza della cucina siciliana moderna.
Ricette e piatti
Particolarmente legato alla terra in cui è nato e dove vive, lo chef Alessandro Ingiulla propone una cucina creativa e sostenibile, che racconta l’essenza della tradizione gastronomica della Sicilia orientale, con contaminazioni personali e moderne. Caratterizzata da una meticolosa selezione d’ingredienti di altissima qualità, provenienti delle terre di famiglia e da produttori locali, l’esperienza gastronomica che lo chef offre nel suo ristorante Sapio è un viaggio nei sapori di questa terra che unisce la potenza dell’Etna e quella del mare. Oltre a dedicarsi al suo ristorante gastronomico, lo chef si occupa quotidianamente nell’azienda agricola di famiglia che si trova a Santa Maria di Licodia, ai piedi dell’Etna. Da qui provengono gran parte della frutta, verdura e olio d’oliva che Ingiulla usa con grande rispetto e sapienza, per creare i suoi piatti. Il suo approccio culinario, infatti, è fortemente anti-spreco: lo chef pone particolare attenzione a utilizzare ogni parte degli ingredienti, onorandoli attraverso l’uso di tecniche di cottura che li valorizzano. Nei suoi piatti il mare e la terra s’incontrano in associazioni sorprendenti di sapori, come nell’astice blu cotto al fuoco di legno, il cui sapore iodato è accompagnato da quello terroso di uno zabaione al tartufo, spinaci e sedano rapa.