
Spinacino selvatico, Piantaggine, Rose e Carcadè
Spinacini: 6 capolini
Piantaggine: 4 foglie tenere
Pimpinella: 6 capolini
Rosa: 500 g, profumate non trattate
Glucosio: 120 g, in polvere
Miele: 80 g
Acqua: 200 g
Limoni: il succo di mezzo frutto
Gelespessa
Acqua di Rose: 100 g, ottenuta con la pentola per la produzione di succhi di frutta
Carcadè: in polvere
Soia: 1 cucchiaio
Vino Rosso: 100 g, ridotto con un cucchiaio di miele fino all’ ottenimento di uno sciroppo
Miglio: 50 g
Elicrisio: 100 g
Liquirizia: 1 cucchiaino, in polvere
Olio Extravergine di Oliva: q.b.
Sale: Maldon
Pepe
Se cercate nuovi antipasti vegani, mettetevi alla prova con questa ricetta di spinacino selvatico firmata dalla chef Antonia Klugmann.
Un piatto che la chef ha preparato in occasione di Vegetarian Chance. Ecco come rifarlo a casa
Preparazione
In acqua in ebollizione salata sbollentare lo spinacino per pochissimi istanti e raffreddarlo in acqua ghiacciata.
Sbollentare allo stesso modo la piantaggine.
Fare un’infusione in acqua con l’elicriso.
Cucinare il miglio in quest’acqua aromatizzata. Farlo raffreddare aperto su una placca. Condirlo con la polvere di liquirizia, un filo di olio e un cucchiaio di soia.
Fare uno sciroppo con il glucosio, il miele, l’ acqua e mettere in infusione le rose private del bianco. Legare, quando la salsa sarà raffreddata, con il gelespessa.
Nel piatto assemblare i diversi elementi: spinacini e piantaggine prima di disporli nel piatto intingerli nel vino rosso, pimpinella, miglio, polvere di carcadè, qualche goccia di salsa di rose.
Condire il tutto con un pizzico di sale maldon e un filo di olio.