Krishna 13
Krishna 13, in una viuzza nella zona di piazza Vittorio a Roma - quartiere etnico per eccellenza - è quello che si può definire il fine dining degli indiani a Roma. L’atmosfera si scontra con il preconcetto di un ristorante indiano all’insegna del pacchiano, e fin dall’accoglienza si capisce che qui dentro non si scherza. La cucina, fatta nella maniera tradizionale, è ripresa da tutte le regioni dell’India. Gli ingredienti sono di qualità. Non mancano, poi, non solo le birre indiane, ma anche una selezione di vini di quel territorio così vasto.
Potete assaggiare l’Est dell’India, con un piatto di Aloo Gobi (patate e cavolfiori fritti con spezie a secco) o il Pesce al Curry, pesce spada fatto con aglio, cipolla e zenzero tuffato in una zuppa di pomodoro. Magari in cui tuffarci dentro dei Bathura, il pane fritto e areoso. E poi il piatto forte, quello che può creare dipendenza: il Pollo Hyderabadi. Questo pollo, fatto con yogurt, cipolle, curry, limone, zafferano e curcuma, e accompagnato da riso basmati e un chutney di menta e labaneh, è il comfort food di cui vorreste innumerevoli piatti, uno dietro l’altro.
L’atmosfera rilassata ma ingessata quanto basta, fatta di arredamenti tradizionali in un’oscurità quasi senza pari, a Roma, unita alla piacevolezza dei piatti, vi regala una serata etnica senza rinunciare all’asticella alta dei migliori ristoranti della città. Pura cucina indiana, ma elegante.