Indispensabile per la preparazione di pizza, pane e dolci, il lievito è un ingrediente che fa parte della nostra alimentazione da tempi antichissimi. Esistono vari tipi di lievito e va chiarito che in biologia sono organismi monocellulari appartenenti alla categoria dei funghi, mentre in cucina si intende qualsiasi microrganismo o sostanza chimica in grado di fare lievitare, quindi gonfiare, un impasto tramite l’incorporazione di massa gassosa. Esistono dunque diversi modi per sostituire il lievito con sostanze che ne creino questa reazione.
Quanti tipi di lievito esistono
Esistono 2 principali tipi di lieviti:
- Lieviti naturali: lievito di birra, lievito madre, kefir
- Lieviti chimici: cremor tartaro, bicarbonato d’ammonio o di sodio
Lievito chimico
Si tratta di quelle sostanze in grado di provocare una reazione chimica che libera gas, in genere anidride carbonica. Il lievito chimico è principalmente usato per la lievitazione dei dolci. La lievitazione tramite lievito chimico avviene durante la cottura perché usando questo genere di ingrediente è proprio grazie al riscaldamento che avviene la reazione lievitante. Tra i lieviti chimici più usati in cucina ci sono:
- bicarbonato d’ammonio;
- cremor tartaro;
- bicarbonato di sodio;
- bicarbonato di calcio.