Come abbiamo detto, sono i mixologist più attenti ad aver posato gli occhi sullo shōchū, impiegandolo nelle loro creazioni.
Ma alcuni esperti hanno deciso di fare di più. Come nel caso della distilleria Ochiai che, strizzando l'occhio al grande apprezzamento che lo zenzero ha ormai da diversi anni, ha creato la nuova etichetta Ginger (che con un gioco di grafica vuole richiamare, senza troppo girarci attorno, il gin). Al distillato d'orzo in questo caso viene aggiunto appunto lo zenzero.
Proprio come un gin, che viene ricavato da alcol etilico di origine agricola e ridistillato con alcune varietà botaniche quali le bacche di ginepro, il Ginger Ochiai è un white spirits ideale per la miscelazione. Composto dal cereale saccarificato con un koji di riso Ginger Ochiai è stato pensato infatti per avvicinare gli estimatori di distillati come il gin).
Un primo approccio con il shōchū di grande gusto, che prepara ad approfondire (anche in purezza) questo nuovo trend alcolico con una bella storia alle spalle.
Come si beve lo shōchū
Lo shōchū, una bevanda alcolica giapponese, può essere gustato diluito con acqua o ghiaccio. Può essere servito freddo, a temperatura ambiente o leggermente riscaldato. Si sorseggia da bicchieri tradizionali giapponesi e può essere accompagnato da piatti leggeri.
Assaporalo lentamente per cogliere le sue sfumature di sapore. Lo shōchū può essere utilizzato anche come base per cocktail: sperimenta dunque con diverse diluizioni, temperature e accostamenti cibo-bevanda per trovare il tuo stile preferito.