Talvolta sottovalutato, lo scalogno può sembrare soltanto una piccola cipolla. In realtà ha un suo carattere ben distinto e in cucina, se si sa come usarlo, è capace di sprigionare il suo delicato sapore dolciastro.
Lo scalogno: caratteristiche
Questa alternativa alla cipolla, più piccola e più dolce, proviene dalla famiglia degli Allium, dalla stessa delle cipolle bianche, rosse e dorate, ma anche dai porri, dagli scalogni e dall'aglio.
Gli scalogni crescono a grappoli, alla base delle foglie, e sono costituiti da un bulbo composto da strati fini e ricoperto da una pelle secca (tipica delle cipolle). Uno delle loro principali caratteristiche è quella di contenere meno acqua rispetto alle cipolle normali.
Esistono diverse varietà di scalogni, tra cui gli scalogni banana, che sono la varietà più grande e quindi la più facile da maneggiare. Hanno la pelle marrone chiaro e sono leggermente più delicati rispetto ad altre tipologie. Oppure gli scalogni rosa, caratterizzati non solo dal loro colore ma anche dalla consistenza croccante e dal sapore pungente.
Meglio lo scalogno o la cipolla?
Benchè scambiare cipolla e scalogno (e viceversa) nelle ricette venga quasi automatico, ci sono alcune differenze da tenere in considerazione. Lo scalogno h aun sapore più gentile e delicato e viene unicamente impiegato nella cucina europea mentre la cipolla è alla base di tutte le culture culinarie. Grazie alla sua dolcezza, lo scalogno viene spesso utilizzato crudo nelle insalate o nei condimenti come, ad esempio, la vinaigrette. Il gusto della cipolla, spesso più pungente, richiede quasi sempre un utilizzo previa cottura. Le principali differenze tra cipolla e scalogno sono sintetizzate anche dal seguente video.