Esiste, nel mondo del bere, un vitigno più versatile ed elegante del Pinot Nero? Difficile. È un vitigno antico che proviene dalla Borgogna, oggi di levatura internazionale. Conta più di mille varietà, le tre più famose sono Pinot Bianco, Grigio e Meunier. E’ un’uva a bacca nera, in realtà gli stili di vinificazione del Pinot Nero si possono essenzialmente riassumere in due categorie: vini rossi e spumanti e Champagne. Noi ci occuperemo della sua versione in rosso. E’ diffuso in Francia, Svizzera, Germania e Austria - dove si chiama "Blauburgunder" - così come in California e in Sud Africa, Australia, Argentina e Nuova Zelanda. In Italia, se vinificato rosso si trova in Trentino-Alto Adige, Oltrepò Pavese, Veneto, Friuli e Toscana. E’ proprio dal Pinot nero che si ricava uno dei vini più preziosi al mondo, il Romanée-Conti Grand Cru, in vendita a "soli" 11.000 dollari circa a bottiglia.
Il Pinot Nero rappresenta l’aroma "fruttato" per eccellenza. Lampone, ciliegia, more, fragoline di bosco e ribes si sprigionano nel bicchiere e sono percepibili anche al naso meno esperto. Leggermente tannico, ma armonico e persistente ecco il suo carattere. I vini più giovani possono regalare sfumature floreali di rosa e violette, mentre quelli più invecchiati raccontano note raffinate di cuoio, tabacco e spezie. Le versioni più nobili hanno sentori di lavanda, zenzero, pepe rosa, gelsomino e menta. Non mancano mai le erbe aromatiche, profumi di oliva e finocchio, ma soprattutto le note terrose, quindi foglie, caffè e tartufo.