Foto Natalia Ghiani
Si trova in pieno centro a Sassari il ristorante Trigu: uno spazio gourmet che, dopo il restyling, ha iniziato un nuovo percorso all'insegna della cucina d'autore, per volontà del patron Salvatore Marangoni: prima con la consulenza dello chef Anthony Genovese, due stelle Michelin a Il Pagliaccio di Roma, poi scommettendo sul giovane Vincenzo Russo, allievo di Antonino Cannavacciuolo, che ha preso le redini in cucina prima poco prima dell’estate. Talento under 30 di origini partenopee, Russo vanta una lunga esperienza al fianco del famoso bistellato campano: “Sono stato sette anni a Villa Crespi, poi ho lavorato come sous chef del Cannavacciuolo Bistrot di Torino”, racconta. Ora, per la prima volta, si trova alla guida di una brigata in qualità di chef. E si sta facendo conoscere e apprezzare sempre più dai sassaresi, grazie a una cucina molto godibile ed equilibrata, raffinata e leggibile, che dosa abilmente una radice campana con una componente sarda. Al suo fianco, il sous chef e pastry chef Paolo Ecca, di origini sassaresi, che lo aiuta nella selezione dei prodotti e delle materie prime locali, forte di esperienze importanti alla corte stellata di Stefano Deidda a Cagliari, ma anche in hotel 5 stelle come il Villa Lattanzi, dove i due giovani cuochi si sono conosciuti. Da provare? Un girotondo di entrate con pizza fritta farcita con scampi e tartufo locale di Monte Albo e pizzetta in padella, ma anche l’omaggio a Cannavacciuolo, La triglia che ricorda una parmigiana, farcita con parmigiana di melanzane e sormontata da chips di melanzane su crema di triglia. E ancora, Muggine in crosta di pane speziato servito con la sua pelle croccante, foglia d’ostrica, salsa d’ostrica e finito al tavolo con salsa allo Champagne. Da provare anche Le perle del mare, ossia gnocchi di sgombro al nero di seppia con crema di sgombro, serviti con salsa scampo, salsa peperone, salasa al prezzemolo e polvere di peperone, per proseguire con l’Astice servito con zucchina alla scapece e la mitica Fregula con brodetto di mare, servita con salsa al nero di seppia, emulsione di scampi e lattuga di mare. E per chi vuole portare il palato a spasso nell’entroterra, imperdibile il maialino arrostito e servito su salsa e caramello al passion fruit.
Al Refettorio, Alghero