Giovani, carini e sempre molto occupati a preparare ottimi cocktail. Sono i bartender della capitale, una realtà in continua crescita, in parte grazie alle scuole di mixology presenti, ma anche grazie al fatto che molti lavorano in alcuni fra i migliori bar d’Italia, come dimostra la presenza di alcuni di questi locali nelle liste della The World's 50 Best Bars. Qualcuno si è fatto notare nelle competition indette dai vari brand della miscelazione, molti bar manager o head bartender (a dispetto della giovane età) e qualcun altro è anche patron.
Michele Filip - Freni e Frizioni, Roma
A soli 24 anni è entrato nella storia della World Class, una delle competizioni più importanti del
mondo cocktail, che elegge il migliore barman del mondo. Il giovanissimo bartender di Freni e
Frizioni, storico cocktail bar in quel di Trastevere, ha partecipato e vinto la finale nazionale, che lo ha portato in Brasile per competere a livello internazionale. Altra nota caratteristica, non è
romano, ma è cresciuto sulle sponde del Lago di Garda in Trentino, per poi entrare nel team di
questo bar di Trastevere che è per i romani “il posto giusto per fare l’aperitivo” (bevendo bene!).
Freni e Frizioni
Via del Politeama, 4 - Roma
Luca Fanari – Veleno Pasta Bar, Roma
Già vincitore italiano della Patron Perfectionist un paio di edizioni fa, Luca Fanari è stato adocchiato dal bravo chef Luciano Monosilio (il “re della carbonara” per gli amici), che ha costruito un format attorno a questo promettente bartender. Al piano di sotto di Luciano Cucina Italiana c’è Veleno, che dispensa cocktail & pasta (la suddetta carbonara è naturalmente la più ordinata) e che ha creato una drink list incentrata sul no waste, riciclando gli scarti della cucina, come per esempio le scorze di parmigiano, oppure con i fondi dei vini in mescita prepara un cordiale. “E il bello – dice – è che non devi neanche preoccuparti di fare la spesa”.
Veleno Pasta Bar (c/o Luciano Cucina Italiana)
Piazza del Teatro di Pompeo, 18 – Roma