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Edoardo Buono

Foto courtesy Mit Bistrot

10 bartender fra Roma e dintorni da tenere d’occhio (e gli indirizzi dove trovarli)

Da
Fine Dining Lovers
Redattore

Giovani, carini e sempre molto occupati a preparare ottimi cocktail. Sono i bartender della capitale, una realtà in continua crescita, in parte grazie alle scuole di mixology presenti, ma anche grazie al fatto che molti lavorano in alcuni fra i migliori bar d’Italia, come dimostra la presenza di alcuni di questi locali nelle liste della The World's 50 Best Bars. Qualcuno si è fatto notare nelle competition indette dai vari brand della miscelazione, molti bar manager o head bartender (a dispetto della giovane età) e qualcun altro è anche patron.

Michele Filip - Freni e Frizioni, Roma

A soli 24 anni è entrato nella storia della World Class, una delle competizioni più importanti del

mondo cocktail, che elegge il migliore barman del mondo. Il giovanissimo bartender di Freni e

Frizioni
, storico cocktail bar in quel di Trastevere, ha partecipato e vinto la finale nazionale, che lo ha portato in Brasile per competere a livello internazionale. Altra nota caratteristica, non è

romano, ma è cresciuto sulle sponde del Lago di Garda in Trentino, per poi entrare nel team di

questo bar di Trastevere che è per i romani “il posto giusto per fare l’aperitivo” (bevendo bene!).

Freni e Frizioni

Via del Politeama, 4 - Roma

Luca Fanari – Veleno Pasta Bar, Roma

Già vincitore italiano della Patron Perfectionist un paio di edizioni fa, Luca Fanari è stato adocchiato dal bravo chef Luciano Monosilio (il “re della carbonara” per gli amici), che ha costruito un format attorno a questo promettente bartender. Al piano di sotto di Luciano Cucina Italiana c’è Veleno, che dispensa cocktail & pasta (la suddetta carbonara è naturalmente la più ordinata) e che ha creato una drink list incentrata sul no waste, riciclando gli scarti della cucina, come per esempio le scorze di parmigiano, oppure con i fondi dei vini in mescita prepara un cordiale. “E il bello – dice – è che non devi neanche preoccuparti di fare la spesa”.

Veleno Pasta Bar (c/o Luciano Cucina Italiana)

Piazza del Teatro di Pompeo, 18 – Roma

Marco Cremisini – Rhinoceros Le Restau & RoofBar, Roma

Marco Cremisini

Già da un annetto alla corte di Matteo Zed, Marco Cremisini, è entrato nelle grazie del bar

manager del The Court, che lo ha nominato assistant bar manager e si affida molto a lui per la

gestione del nuovo progetto Rhinoceros. Già da qualche mese, infatti, il rooftop con cocktail bar e ristorante dell’omonimo palazzetto con vista sul Palatino, rinnovato dalla Fondazione Fendi, è

entrato nel portfolio di Palazzo Manfredi, che prosegue nel suo progetto di valorizzazione della

Grande Bellezza. Cremisini ci anticipa qualcosa del nuovo corso targato Zed al Rhinoceros: “Stiamo per uscire con la nuova carta, ispirata all’Africa e che richiamerà il tema dei safari, con un focus sulle tribù africane. I drink saranno suddivisi in tre capitoli, con 5 signature per ciascuno: gli analcolici, i long drink e i cocktail in coppetta come il Martini. Spezie e profumi dell’Africa saranno protagonisti dei drink”. Il servizio è impostato in maniera simile a quello del The Court, con un aperitivo accompagnato da finger e focaccine e una carta snella di appetizer per accompagnare i drink (per un pasto canonico, invece, sulla stessa terrazza c’è anche il servizio ristorante).

Rhinoceros Le Restau & RoofBar – Roma

Via dei Cerchi, 19/23

Salvatore Guarino – Jerò, Roma

Il Jerò è un locale molto amato di Ponte Milvio, dai grandi numeri, e con serate spettacolo che

registrano sold out. È in un contesto come questo, con un bar che lavora su altissimi volumi, che si muove il bar manager Salvatore Guarino, alla guida di una squadra di giovanissimi. Un ristorante cocktail bar dal sapore internazionale con un focus principale sulla miscelazione ai tempi del proibizionismo, riportata ai giorni nostri con le tecniche moderne di mixology. Oltre 650 spirits in bottigliera, fra premium e superpremium, con un’attenzione anche al pairing con i piatti del ristorante. Cocktail al tavolo con un trolley dedicato soprattutto al Martini cocktail e ai cocktail

affumicati, oltre a una drink list uscita di recente, ispirata ai venti del Mediterraneo.

Jerò Restaurant

Via Torrita Tiberina, 22

Mattia Ria – Blind Pig, Roma

Mattia Ria

Questo giovane bartender cinque anni fa, insieme al collega Egidio Fidanza (con la complicità di un volto noto della ristorazione romana come Marco Pucciotti) ha dato vita al Blind Pig. Nonostante sia lontano dai quartieri della movida, nella zona residenziale del quartiere San Giovanni, il Blind Pig è diventato un punto di riferimento per la miscelazione capitolina, con ottimi drink, buon cibo e un ambiente giovane, piacevole e familiare. I cocktail si sposano benissimo con una carta degli sfizi che vanno dalla focaccia ai gyoza, approfittando in alcuni casi della collaborazione con gli altri locali della galassia Pucciotti.

Blind Pig - Roma

Via la Spezia, 72

Mattia Capezzuoli – W Rome, Roma

Uno dei cocktail bar che hanno fatto più rumore fin dalla sua apertura è pronto a presentare il suo nuovo bar manager. Lui si chiama Mattia Capezzuoli, trentenne romano che qualche mese fa si era presentato al pubblico della capitale di ritorno da Milano, dove dietro al bancone di Camparino in Galleria aveva fatto bene, portando il locale meneghino nella The World's 50 Best Bars. Per la verità l’arrivo di Capezzuoli si era fatto sentire anche perché presentato al pubblico contestualmente al nuovo Nite Kong, locale costola del Drink Kong. Ma evidentemente le sirene del W, insegna “giovane” del gruppo Marriott, sono state più forti e hanno convinto Capezzuoli al trasloco dopo pochi mesi.

W Rome - Roma

Via Liguria, 26/28

Francesco Saverio Verrico – Treebar, Roma

Francesco Saverio Verrico

Una rarità nella miscelazione è trovare il bartender fedele, che per tanti anni rimane dietro allo

stesso bancone. È il caso di Francesco Saverio Verrico, da sette anni al Tree Bar, dove oggi è bar manager. Anche grazie alla sua passione, affinata seguendo corsi su corsi negli ultimi anni, questo locale che è un vero e proprio punto di riferimento per Roma Nord, riesce a gestire altissimi volumi al bar (certe sere anche più di mille cocktail) senza rinunciare alla qualità. I più richiesti (Spritz, Gin Tonic e Moscow Mule) si trovano alla spina, per velocizzare il servizio. Per gli altri cocktail qualche secondo in più di attesa per una preparazione espressa, con attenzione alla materia prima e molti home made.

Treebar - Roma

Via Flaminia, 226

Edoardo Di Rocco – Nameless, Roma

Due fratelli, uno in cucina e uno fra sala e bancone. Sono i fratelli Di Rocco, Lorenzo è lo chef e Edoardo è il bar manager di questo bistrot in zona San Giovanni in Laterano, aperto da mattina a sera, con circa 80 coperti fra dentro e fuori. Dall’aperitivo in poi i cocktail di Edoardo viaggiano in abbinamento ai piatti di Lorenzo: si sceglie prima l’uno o l’altro? Dipende dai desideri del cliente, dicono. Per l’aperitivo una selezione di tacos in abbinamento, per la cena si va alla carta, che nel caso dei drink è focalizzata sui twist on classic.

Nameless - Roma

Via Luigi Tosti, 51

Edoardo Buono – Mit Bistrot, Ostia

Aperto da un paio d’anni, il Mit è un bistrot all day long che si è subito attestato come punto di

riferimento per Ostia, dalla colazione al dopocena. Dall’aperitivo in poi entrano in scena i ragazzi

capitanati da Edoardo Buono, bar manager che cura il bancone del Mit fin dall’apertura. La sua è una miscelazione basata molto su prodotti freschi, home made e frutta di stagione. I menù

cambiano ogni sei mesi e giocano sul suscitare emozioni pescando nella memoria del cliente. Al

momento la drink list è dedicata ai supereroi, con cocktail che giocano sui superpoteri degli Avengers, la precedente era stata sul Monopoli.

Mit Bistrot

Piazza tor S. Michele 21, Ostia

Esmeralda Garcia – Alchimia, Priverno (LT)

Di punte di diamante da Alchimia, moderno cocktail bar in quel di Priverno, piccolo comune in

provincia di Latina, ne ha ben due. Per onore di cavalleria partiamo dalla barlady, nonché bar

manager del locale, Esmeralda Garcia. Con lei, l’head bartender Simon Marcante. Entrambi si sono già fatti vedere nelle competition di settore e animano il bancone di questo locale che si

autodefinisce “il cocktail bar di provincia che non ti aspetti”, che fa miscelazione molecolare e che ha recentemente presentato la sua drink list a tema viaggi nel tempo.

Alchimia 

Via Consolare 60, Priverno (LT)

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