Il menu lunare del Mirazur: il percorso dedicato alle Foglie
Durante la nostra visita al Mirazur, siamo capitati in una giornata dedicata alle Foglie, secondo il calendario lunare. Questo significa che proprio le Foglie hanno rappresentato il fil rouge, anzi il fil vert, dell’intero menu degustazione: protagoniste in ogni fase del percorso, dall'olio aromatizzato al centrotavola tematico, dalle decorazioni dei piatti ai contorni, passando per le portate principali.
Il percorso si è aperto con un girotondo di benvenuti capaci di appagare vista e palato, in un tripudio total green, in omaggio al tema del menu. Ecco allora le tartellette con cavolo fermentato, i barbajuans (i tipici ravioli di Mentone, ripieni di bietole, formaggio, olio e riso) proposti nella golosa versione fritta, ma anche il sandwich di foglie. Poi? Spazio al sofficissimo impasto lievitato del Mirazur, romanticamente servito con l’Ode al Pane di Pablo Neruda, accompagnato dall’olio al levistico (nei giorni in cui il menu è dedicato ai Fiori, per esempio, ci hanno raccontato che viene proposto con l’olio profumato alla rosa).
Una sequenza di piatti, in un crescendo di emozioni e di aromi, ha celebrato la natura e le foglie di stagione: dall’intensa crema al coriandolo abbinata alla sapidità dei ricci di mare all’aromatico nasturzio con tonno, alla lattuga saranova, un'originale insalata novella, servita con salsa calda al Vermouth e formaggio. Immancabile l’ostrica Gillardeau con salsa olandese e salvia, ma anche i saporiti ravioli con maggiorana e crostacei, oltre alla composizione di insalate di stagione in diverse consistenze (dall’iceberg agli spinaci, in foglie croccanti o estratti liquidi), servita con il pescato del giorno. Poi? Ecco l’anatra, cotta lentamente con foglie di cavolo rosso. Prima di concludere il percorso lunare, un sorbetto al sedano ricoperto di petali di finocchio ha segnato il passaggio al dolce. Un epilogo all'insegna della freschezza, con un dessert a base di cavolo riccio e kiwi.
Infine la piccola pasticceria, una teatrale sequenza di assaggi dolci che pareva riprodurre in miniatura un giardino botanico delle meraviglie, ha chiuso il sipario sul menu lunare dedicato alle Foglie: un’esperienza che pone la natura al centro del percorso gastronomico, mentre l’ospite percepisce di essere parte integrante di un processo vitale universale. Una concezione ancestrale della cucina che ci proietta in un futuro sempre più verde, sostenibile e consapevole.