Moda, design e food si osservano, si corteggiano e diventano sempre più complementari. Punto di incontro di evoluzioni settoriali più o meno acrobatiche è senza dubbio il tema dell’ecosostenibilità. L’impatto zero, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e le politiche anti spreco sono argomenti che abbracciano in maniera interdisciplinare i diversi ambiti, venendo a costituire una costante, un trend e un’esigenza, attorno cui ruotano nuovi progetti che guardano al futuro. E che trasformano l’economia in una dinamica sempre più circolare.
Il cosiddetto plant based è un concetto alla base non solo di proposte gastronomiche e di diete che contano un numero crescente di seguaci, ma anche di case di moda, produttori di tessuti, aziende e designer che scommettono su materiali ricavati dagli scarti alimentari e da elementi vegetali. Una scelta etica e sostenibile, che fa bene all’uomo e all’ambiente. Così, se dalle bucce delle arance si ottengono nuovi prodotti e tessuti, dai funghi si trae una pelle vegana per gli accessori, mentre con gli scarti della banana si realizza una fibra con cui vengono tessuti tappeti e capi d’abbigliamento.
Pelle vegana, tessuti ricavati da scarti agroalimentari, materiali ecologici: ecco tutto quello che dovete sapere sui progetti più innovativi che compiono importanti passi verso la sostenibilità. E che segnano un importante passaggio: dal mondo dello spreco al mondo della moda.