Massimo Palumbo racconta la sua visione della pizza ma anche del lavoro della ristorazione, capace di creare un rapporto che va ben oltre il lato professionale. Ha così raccontato a Fine Dining Lovers il suo percorso di formazione e la nascita della sua Balik a Torino.
Com’è nata la sua passione per il settore dell’arte bianca?
La mia passione nacque circa dieci anni fa, quando mi resi conto che il mondo pizza stava cambiando e si stava sempre più incrociando con il mondo cucina. Questo mi portò a riflettere sulle opportunità sulle opportunità che potevano nascere. Non c’erano più limiti, iniziai a concepire un disco di pizza come una tela bianca su cui poter costruire tutto ciò che si desiderava.
Quando la passione si è trasformata in lavoro?
Il momento in cui ho capito che l'arte bianca sarebbe diventata il mio mestiere è stato all’Università della Pizza, dove ho seguito un corso in cui ho potuto apprendere le nozioni tecniche del mestiere. Qui ho definitivamente capito quale sarebbe stato il mio futuro. Alla conclusione del corso ho avuto la possibilità di entrare a far parte di una realtà con sede ad Alba con i 3 spicchi del Gambero Rosso, dove ho potuto mettere in pratica quanto imparato, sviluppando nuove competenze e migliorando le mie conoscenze nella panificazione. Successivamente, ho aperto la mia prima pizzeria nel centro di Torino, portandola ai 3 spicchi del Gambero Rosso in pochi mesi dall'inaugurazione. Qualche mese dopo è partito nella mia mente il progetto Balik, per come lo conosciamo oggi.