Le friselle pugliesi sono un tesoro gastronomico che racchiude l'essenza della cucina mediterranea e il sapore autentico della Puglia. Queste deliziose ciambelle di pane, secche e croccanti, rappresentano non solo un alimento, ma una vera e propria tradizione nella cucina regionale italiana. La preparazione delle friselle secondo le ricette pugliesi si tramanda da generazioni, di famiglia in famiglia. Perfette per essere condite con ingredienti freschi e saporiti, le friselle si adattano a ogni occasione, dall'aperitivo informale al pranzo estivo in riva al mare. In questo articolo, scopri la storia delle friselle, le ricette pugliesi più famose e come prepararle per gustarle al meglio.
Cosa sono frise e friselle
Le friselle pugliesi hanno origini antichissime, che risalgono addirittura all'epoca dei fenici. Si sono diffuse senza fatica tra marinai e contadini perché hanno avuto fin dalla loro nascita due vantaggi: la capacità di conservarsi a lungo nel tempo e la leggerezza che permetteva di trasportare senza fatica grandi quantità. Il segreto del loro successo è nella doppia cottura che da sempre le rende così croccanti e durature.
Nel corso dei secoli, le friselle pugliesi sono diventate un elemento fondamentale della dieta mediterranea, apprezzate per il loro sapore unico e la possibilità di prestarsi a tante preparazioni diverse, tutte gustosissime. Ancora oggi le friselle rappresentano un simbolo della cultura gastronomica pugliese, amate dai locali e scoperte con entusiasmo dai turisti e rivisitate dagli chef in chiave contemporanea e chic.
Le friselle, conosciute anche come frise o frisa in dialetto pugliese, hanno l’aspetto di un disco di pane biscottato. La preparazione delle friselle è semplice come lo sono gli ingredienti che compongono la sua ricetta. Si tratta infatti di un impasto a base di farina di grano duro, acqua, lievito e sale. Il passaggio fondamentale che fa delle friselle una golosità intramontabile è la doppia cottura che assicura la caratteristica consistenza croccante e la lunga conservabilità.
La forma tradizionale delle friselle pugliesi è quella di una ciambella schiacciata, con il foro centrale che anticamente serviva per appenderle durante la fase di essiccazione. Oggi, la forma caratteristica delle friselle facilita il taglio a metà, la preparazione e anche la degustazione. Se vuoi consumare le friselle tenendole in mano, infatti, il buco centrale facilita la presa. Oggi, in commercio si trovano le friselle già pronte da condire, anche nelle varianti preparate con farina integrale o di orzo, che offrono un sapore più rustico e un maggior apporto di fibre.
Le dimensioni delle friselle pugliesi possono variare: si va dalle più piccole, ideali da farcire per antipasti e aperitivi, a quelle più grandi, perfette per un piatto unico e completo. La tradizione vuole che le friselle vengano prima bagnate e poi condite con una varietà di ingredienti freschi e stagionali. Un po’ come accade con la piadina, solo che in questo caso la base di farina è spessa e croccante e destinata ad accogliere una farcitura di ingredienti freschi, contrariamente alla piadina romagnola, sottile e morbida, più orientata ad avvolgere un’imbottitura calda.
Come si bagnano le friselle
Il segreto per gustare le friselle pugliesi è prepararle secondo tutti i passaggi che vuole la tradizione. La prima cosa da fare, infatti, è imparare come bagnare correttamente le friselle, un passaggio fondamentale per ammorbidire la consistenza dura e croccante, senza trasformarle in pane bagnato. Il trucco per bagnare le friselle quanto basta è riempire una capiente teglia di acqua fredda e adagiare le friselle sul fondo. Il tempo di immersione dipende dal grado di croccantezza desiderato e dallo spessore della frisella. Di solito, bastano 10-15 secondi per quelle più sottili, mentre per quelle più spesse potrebbero essere necessari fino a 30 secondi.
Una volta bagnate a sufficienza, devi estrarle e scolarle delicatamente. Condisci subito per evitare che diventino troppo morbide. Se preferisci una consistenza più croccante, prova a bagnarle una alla volta passandole sotto l'acqua corrente, controllando la consistenza con le dita.
Se decidi di immergere le friselle, alcune ricette pugliesi suggeriscono di personalizzare la bagna. C’è chi ama aggiungere un po' di aceto all'acqua della bagna per dare un tocco di acidità, mentre altri preferiscono usare l’acqua salata, per riprodurre l’effetto della salinità marina che rende la ricetta della frisella più estiva.