I temi della sostenibilità e della crisi climatica sono all’ordine del giorno e, naturalmente, vanno a influenzare anche il mondo della cucina riguardo a scelte e disponibilità di materie prime. Pensiamo ai nostri mari, all’estinzione di alcuni pesci e, negli ultimi anni, alla questione delle specie aliene: in questo contesto storico, le alghe rappresentano non solo un prodotto saporito, dal gusto marcatamente umami, ricco di nutrienti e minerali, ma anche un ingrediente utile a sopperire alle grandi assenze ittiche nelle nostre acque. Utilizzate molto dagli chef, oggi le alghe incarnano di fatto un food trend, ma allo stesso tempo sono un alimento dal grande potenziale, da usare al meglio, anche a casa, per conferire sapidità ai piatti.
Ma come usare le alghe in cucina? Lo abbiamo chiesto a Marianna Vitale, chef di SUD Ristorante a Quarto (Napoli), una stella Michelin, da sempre legata al mare e costantemente alla ricerca di elementi marini, nuovi e antichi.
“La premessa è che l’impiego delle alghe in cucina deriva spesso dal fatto che i nostri mari si stanno svuotando di altro. Il migliore impiego delle alghe in cucina è sicuramente quello in cui vengono cotte il meno possibile per non alterarne le proprietà nutritive. In generale, dunque, evito (come per tutti i vegetali) di cuocerle troppo. Se poi voglio ricavare la parte aromatica, cuocio con olio, quindi genero osmosi con l’olio, che è il miglior estrattore di sapore”, racconta.
Vitale, che ha un’autentica passione per le alghe, ha addirittura creato Marialga, una birra fermentata in botte, a base di lattuga di mare. “Il gusto di questo tipo di alga è universalmente riconducibile a quello del mare: il suo profumo ci preannuncia la vicinanza di una scogliera. La lattuga di mare cresce su formazioni rocciose, con la bassa marea l’alga emerge e il vento effonde il suo sentore, che per tutti diventa il cosiddetto odore di mare”, spiega la chef. Questo è il primo esperimento di un più ampio progetto, che prevede lo studio e la realizzazione di birre macerate con prodotti vegetali marini dei Campi Flegrei. Da abbinare, perché no, a piatti a base di alghe.