Gli spumanti, con le loro bollicine vivaci, hanno conquistato il cuore di intenditori e amatori in tutto il mondo. Dalle celebrazioni più solenni ai brindisi più spontanei, lo spumante è sinonimo di festa e raffinatezza. Ma cosa si nasconde dietro la sua effervescenza? Questo articolo vi guiderà attraverso la denominazione, i metodi di produzione e le varietà di dolcezza degli spumanti, svelando i segreti di queste bollicine amate universalmente.
La denominazione degli spumanti
La regione di produzione gioca un ruolo fondamentale nella definizione del carattere distintivo di ogni spumante. Lo Champagne, ad esempio, è un prodotto esclusivo della regione francese della Champagne, realizzato con uve Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Nero. In Spagna, il Cava si distingue come uno spumante popolare, principalmente prodotto in Catalogna con uve come Macebeu, Xarello e Parellada, e talvolta anche con Chardonnay o Pinot Nero.
In Italia, il Prosecco, conosciuto per la sua freschezza e vivacità, è prodotto nelle regioni del Veneto e Friuli Venezia Giulia, prevalentemente da uve Glera, seguendo il Metodo Charmat (o Metodo Martinotti). Al contrario, altri spumanti italiani di alta qualità come il Franciacorta, il Trento DOC e l’Alta Langa sono realizzati con il Metodo Classico. Il Franciacorta, dalla Lombardia, utilizza un uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Il Trento DOC, del Trentino, è composto da Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero e Pinot Meunier. L'Alta Langa, dal Piemonte, è prodotta prevalentemente con Pinot Noir e Chardonnay, con la possibilità di aggiungere fino al 10% di vitigni bianchi piemontesi non aromatici.
Sul piano strettamente legale la denominazione dei tipi di spumante è regolata dall'Unione Europea, in particolare dal Regolamento del Consiglio Comunitario n. 1493/99. Gli spumanti sono classificati in diverse categorie, tra cui Vino Spumante (VS), Vino Spumante di Qualità (VSQ), Vino Spumante di Qualità Aromatico (VSQA), e Vino spumante gassificato (VSG). Il VSQA, in particolare, è un VSQ prodotto con uve aromatiche, mosti o mosti di uve parzialmente fermentati e/o vini ottenuti dalle qualità Prosecco.
I Metodi
La produzione degli spumanti si distingue principalmente in tre metodi: il Metodo Classico (o Champenoise), il Metodo Charmat (o Martinotti) e il Metodo Ancestrale, ciascuno con le proprie peculiarità e impatto sul prodotto finale.
Metodo Classico
Il metodo classico è una tecnica millenaria, nota anche come metodo tradizionale o champenoise, ed è caratterizzata dalla rifermentazione in bottiglia. Un processo naturale e complesso che inizia con l'aggiunta del liqueur de tirage alla base del vino, avviando la fermentazione all'interno della bottiglia e creando anidride carbonica che si dissolve nel liquido, formando le bollicine. Questo metodo conferisce al vino bollicine fini e persistenti.
Durante il riposo sui lieviti, che può durare da mesi ad anni, si sviluppano aromi e complessità, rendendo il vino finale affascinante. I lieviti vengono poi rimossi tramite dégorgement, rendendo il vino chiaro e limpido, e viene aggiunto un liquido di dosaggio per regolare la dolcezza.