Il pepe nero in grani è probabilmente la pietra miliare della mensola delle spezie di molte cucine del mondo, ma non vi sorprenderà forse sapere che ci sono altre varietà di pepe che vale la pena conoscere e aggiungere alla vostra collezione.
Come nel caso dei tipi di sale, anche per il pepe si parla di varietà che differiscono per colore, intensità e profilo del sapore, cosa che influisce ovviamente sul piatto finale. Pensate a una succulenta bistecca con una salsa al pepe verde, o una carpaccio di tonno con pepe rosa o dell'ottimo pepe bianco per una besciamella.
Diamo uno sguardo più da vicino a come distinguere i diversi tipi di pepe e a come utilizzarli in cucina.
Le proprietà e i benefici del pepe
Il pepe, in particolare il pepe nero, conosciuto in Grecia già prima del IV secolo a.C., veniva addirittura consigliato da Ippocrate unito ad aceto e miele come antidolorifico. Si tratta infatti di un prodotto utilissimo in cucina con numerose proprietà benefiche
La sua più nota proprietà è legata alla digestione: grazie al contenuto di piperina – molecola che conferisce il sapore piccante – il corpo riesce a digerire meglio le proteine e tutti quegli alimenti che in genere causano diarrea, indigestione, stitichezza e acidità.
Inoltre, il pepe favorisce l’assimilazione corretta del cibo e tramite la sudorazione favorisce a rilasciare tossine dal corpo; per questo rappresenta un fedele alleato nella perdita peso. Le sue proprietà antibatteriche contribuiscono a renderlo un efficace rimedio naturale per curare raffreddore, tosse e sciogliere il catarro favorendo la respirazione corretta.
Infine, secondo recenti studi, il pepe aiuterebbe a combattere la depressione, aumentando la funzione cognitiva del cervello in grado di lavorare sul benessere mentale.