La base del carpaccio la conosciamo tutti: carne di manzo cruda, una distesa di erbe (normalmente rucola), molto limone messo all'ultimo momento per evitare la marinatura e quindi la cottura delle nostre fettine, di solito filetto o controfiletto. Parmigiano a scaglie per chi lo gradisce.
Cos’è il carpaccio
Il carpaccio è un piatto freddo di carne cruda tagliata sottilissima e servita su un piatto con condimento di olio e limone per “cuocerla” ed insaporirla un po’. Nel tempo, il termine carpaccio si è esteso non solo ai piatti di carne, ma a tutte quelle pietanze che venissero servite con un taglio sottile non superiore ai 3 o 4 mm di spessore.
Tipi di carpaccio
Come brevemente accennato, il carpaccio non è solo di carne. Possiamo avere il carpaccio di pesce (molto famoso è quello di polpo cotto, di salmone e di tonno); il carpaccio di verdure, per esempio, di barbabietole; e il carpaccio di frutta, quando su un piatto disponiamo fettine di frutta fresca magari condite con limone e zucchero.
Come servire il carpaccio
Specie se si tratta del carpaccio di carne – ma vale anche per quello di pesce – la pietanza non può essere consumata completamente cruda. Così, per insaporirla e cuocerla un po’, si usa un intingolo di olio, sale e limone (e spezie a piacere). Il tutto servito su un piatto piano.
Ma quanti conoscono la storia del carpaccio, tutte le sue versioni alternative e le curiosità che circondano questo piatto simbolo della cucina italiana. Ecco cinque cose che forse non sapevate sul carpaccio.
Carpaccio, un po' di storia
Nato a Venezia circa a metà del Novecento all'Harry's Bar da un'idea del fondatore del locale di Venezia, Giuseppe Cipriani, il carpaccio divenne in breve tempo l'ordinazione preferita di personaggi come Orson Welles o Ernst Hemingway.